sabato 16 febbraio 2008

Misha, il "Boia di Bolzano" in Italia



E' giunto in Italia Michael Seifert, detto Misha, criminale nazista noto come il "boia di Bolzano"
L'Italia ha ottenuto l'estradizione dal Canada e sara' presto a disposizione della Procura militare di Verona


Condannato all'ergastolo in via definitiva, l'ottantaquattrenne Misha, nato in Ucraina, risiedeva da oltre 50 anni a Vancouver in Canada, dove conduceva un vita tranquilla, frequentando la locale chiesa il cui parroco decise di stanziare 2.000 dollari per la difesa del parrocchiano nazista.




"Anche Cristo fu condannato da un tribunale. Vuol dire forse che era colpevole? Sono passati 55 anni, le accuse contro Seifert sono incredibili"


Così ha cercato di giustificarsi l'ineffabile prete "benefattore" di Vancouver.

Misha compì i suoi brutali eccidi nei lager assieme al connazionale Otto Sein, tuttora latitante, così come liberi e impuniti rimangono tanti nazisti, quali gli autori della strage di Sant'Anna di Stazzema, condannati all'ergastolo in Italia e mai estradiati dalla Germania.

Egidio Mereghetti, che incontrò Misha e Otto durante la sua detenzione a Bolzano, dedicò loro una poesia in dialetto veneto, "Bortolo e l'ebreeta", che rievoca il martirio di Bartolo Pezzutti, che uccisero squarciandogli il ventre, e quello di una giovane ebrea, violentata e poi inchiodata in una cassa al canto di una blasfema litania.

E sempre, note e giorno,
i du Ucraini,
Missa e Oto,
che iè del'Esse-Esse.

Nel bloco dele cele come Dio
comanda i Ucraini Missa e Oto:
el tormento de tuti ghe va drio
e quando i ciama tuti se fa avanti
e quando i parla scolta tuti quanti
e quando i tase tuti quanti speta
e le done spaise le le fissa
come pàssare fa cola siveta.
(...)

Un furlàn magro biondo
co' 'na bocheta rossa da butina:
l'avea tentà de scapàr via dal campo
e l'é finido nela cela nera.

Tri giorni l'à implorado
Missa e Oto,
tri giorni l'à sigà
"No voi morìr",
tri giorni l'à
ciamado
la so mama.

E nela note avanti dela Pasqua
s'à sentido là drento un gran roveio,
come de gente
che se branca in furia
e un sigo stofegado in rantolàr.

Ma dopo no se sente
che 'n ansemàr
pesante e rauco e ingordo
come quando a le
bestie del seraglio
i ghe dà carne cruda da màgnar.

L'è Pasqua. De matina. E lu l'è in tera
lungo tirado
duro come'l giasso:
ocio sbarado
nela facia nera,
nuda la pansa, cola carne in basso
ingrumada de sangue e rosegà.

Nela pace de Pasqua tase tuti.
Imobili. De piera.
E nela cela nera
tase el pianto de Bortolo Pissuti. (...)


Stanote s'è smorsada l'ebreeta
come 'na candeleta
de seriola
consumà.

Stanote Missa e Oto
ià butà
nela cassa
du grandi oci in sogno
e quatro pori osseti
sconti da pele fiapa.


E adesso nela cassa
ciodi i pianta
a colpi de martèl
e de bastiema
(drento ale cele tuti i cori trema
e i ciodi va a piantarse nel servèl).


E a cavàl dela cassa
adesso i canta
esequie e litamie:

" heiliges Judenschwein
ora pro nopis,
zum Teufel Schweinerei
ora pro nopis "


Stanote s'è smorsada l'ebreeta
come 'na candeleta
de seriola
consumà.


Quel giorno che l'è entrada nela cela
l'era morbida, bela
e par l'amór
maura,
ma nela facia, piena
de paura,
sbate du oci carghi de'n dolór
che'l se sprofonda in sècoli de pena.

I l'à butada
sora l' tavolasso,
i l'à lassada sola,
qualche giorno,
fin tanto che 'na
sera
Missa e Oto
i s'à inciavado nela cela nera
e i gh'è restà par una note intiera.


E dala cela vièn par ore e ore
straco un lamento de butìn che more.


Da quela note no l'à più parlà,
da quela note no l'à più magnà.


L'è là, cuciada in tera, muta, chieta,
nel scuro dela cela
che la speta
de morir.


Sempre più magra la deventa e picola,
sempre più larghi ghe deventa i oci.

La poesia, tradotta in inglese, e pubblicata sul Vancouver Sun desterà grande sconcerto nell'opinione pubblica canadese, contribuendo all'estradizione di Misha in Italia.

Dicono che sia vecchio e malato: lo spediscano in un ospedale penitenziario, lo affidino a qualche ospizio di criminali di guerra, gli concedano pure gli arresti domiciliari....ma che ci risparmino, almeno questa volta, la lagna nauseabonda di comitati e di petizioni neonaziste e lo strarnazzare insulso di quegli improponibili difensori dei diritti civili che abbiamo già avuto la sventura di incontrare a difesa di Erich Priebke, anche lui vecchio e malato qui accanto fotografato scodinzolante col caschetto sullo scooterino del suo avvocato.

giovedì 14 febbraio 2008

Aggiornamento su Lista antisemita


L'autore della ormai famosa lista antisemita sarebbe stato identificato dalla polizia.
Non trascrivo nomi perchè non amo la morbosa consuetudine del mostro in prima pagina e perchè credo nella presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva.

Qualche giorno fa scrissi che non credevo a ideatori occulti e a liste scritte a tavolino da intellettuali antisemiti ma solo alla disgustosa iniziativa di qualche perdigiorno. E in effetti la lista non è altro che un banale copia e incolla di un elenco di universitari filo-israeliani firmatari di una petizione del 2005 contro le università inglesi, postato da un balordo, a quanto pare, recidivo.
"è solo un bambinone mai cresciuto, uno che a 39 anni si
sente in guerra col mondo, uno che ce l' ha con tutti"

Così lo descrive lo zio

Ciò ha fatto sì che qualcuno si sentisse però autorizzato a parlare di "Bufala della lista di proscrizione" . Indipendentemente dalla fonte, l'intento biecamente razzista della lista rimane palese, confermato dal tenore degli altri sgrammaticati post del blog oscurato.
Il tentativo di ridimensionamento o di giustificazione dell'iniziativa da parte dei vari intellettuali e opinionisti nostrani è irritante e riflette la volontà di anteporre a ogni sereno giudizio il proprio pregiudizio antiebraico, mascherato dall' alibi antisionista, in parte favorito dalla discutibile politica isreliana.

Che il presunto autore della black list figuri tra i firmatari del comitato pro Faurisson può significare nulla: accanto al suo figurano nomi di intellettuali e di gente comune spinti da una sincera volontà di libertà di espressione, così come firme di antisemiti dichiarati.
Il problema invece sta nel fatto che l'intellettuale, se realmente tale, dovrebbe prevedere che, ostinandosi a calcare con insistenza talune strade, finisce per favorire il deragliamento dei più sprovveduti culturalmente e moralmente verso le strade del più volgare e classico razzismo: e questa non è difesa della libertà di espressione, è un risultato differente e assolutamente disastroso.....


Qui ventum seminabunt, et turbinem metent

lunedì 11 febbraio 2008

Avellino nella Storia del Basket

L'Avellino vince la Coppa Italia, battendo in finale la Virtus Bologna che giocava sul proprio parquet.

L'AIR Avellino si è imposta per 73-67, trascinata da un grande Devin Smith, premiato come migliore giocatore delle Final Eight, e dal piccolo Green .

Per la Scandone Avellino fondata 60 anni fa nel 1948, così come per il suo coach Matteo Boniciolli, in lacrime alla fine del match, il primo grande trofeo .

venerdì 8 febbraio 2008

Liste di proscrizione on line


C'è chi ha pensato di "festeggiare" il settantesimo anniversario delle leggi razziali varate in Italia dal regime fascista, stilando in rete un elenco di 162 docenti universitari colpevoli di appartenere alla "casta baronale ebraica nella Università Italiana" con particolare riferimento ai "professori ebrei alla Università la Sapienza".
Le denunce alla polizia postale, gli appelli alle istituzioni e la reazione del Viminale hanno fatto si che il blog - ospitato dalla community blog "ilcannocchiale" - non fosse più raggiungibile.
Lo stesso elenco dei nomi è ricomparso però, in seguito, con titolo e url diversi; non postiamo né l'uno né l'altro per non fornire pubblicità gratuita alla becera iniziativa.
Ma le liste di proscrizione antiebraiche non sono una novità per la rete, sempre infestata da internauti razzisti e antisemiti. Un po' di tempo fa un noto sito, poi oscurato, pubblicò l'elenco dei cognomi delle famiglie ebraiche italiane, così da permettere un rapido riconoscimento del perfido giudeo sempre pronto ad attentare alla nostra integrità razziale biologico-spirituale. Purtroppo questi cognomi additati a mo' di bersaglio residuano ancora su taluni siti del pattume neonazista.

La mia modesta opinione è che manifestazioni così insulse siano da imputare a singoli fresconi, pur esprimendo un viscerale sentimento antisemita tutt'altro che marginale. E anche la scadentissima qualità dello scritto dovrebbe indurci a non pensare a più "autorevoli" ideatori.

Non so di preciso di quale reato possa essere imputato l'imbecille di turno, di certo non merita citazioni d'autore ma un semplicissimo


"La mamma dei cretini è sempre incinta"